sabato 27 luglio 2013

Il Cerusico. Incipit

"Fiamma guardava Marcus dormire. La schiena nuda del giovane uomo la affascinava. Era all’oscuro su chi lei fosse in realtà. Temeva che se avesse scoperto chi si celava sotto le vesti del cerusico, si sarebbe spaventato. Aveva bisogno di lui, della sua presenza e del suo aiuto, ma lo ingannava da quando lo aveva acquistato come schiavo. Aveva timore di perderlo, sebbene fosse sua proprietà di diritto. Era bastato poco per innamorarsene. Marcus aveva l’animo nobile e lo sguardo fiero". 
Incipit tratto dal racconto "Il Cerusico" di Alexia Bianchini, La Mela Avvelenata BookPress, 2013

martedì 23 luglio 2013

L'Intervista: Alexia Bianchini

Ieri "Divine Ribelli" ha avuto il piacere di ospitare un racconto affascinante, "Il Cerusico", edito da "La Mela Avvelenata".  
Oggi è il momento di dedicare ampio spazio all'autrice, Alexia Bianchini


Cara Alexia, grazie per essere intervenuta su questo blog. Iniziamo subito con le domande.  Come è nato questo racconto? Dove hai trovato l’ispirazione e come ti sei documentata? 

È nato per la mia passione in merito al periodo storico più buio mai esistito. Spesso mi sono chiesta come le donne si sentissero, quali timori avessero che il giudizio le colpisse. Anche se eri innocente, spesso era inutile sfuggire a chi cacciava le streghe. Ecco che in questo racconto ho voluto dipingere positivamente le cosiddette “megere”, e mostrare il lato crudele dell’essere umano, che davanti a ciò che non conosce si deroga il diritto di infierire e soppesare. La protagonista, invece, non è una strega, ma come loro non può svelare la sua vera natura, né quando si veste da uomo per lavorare come cerusico, né quando il morso del lupo la investe di una maledizione terribile. Purtroppo, è triste dirlo, di materiale per documentarsi ce n’è a iosa. 


C’è qualcuno dei personaggi che ti assomiglia o senti più tuo? 

Forse Marcus. È genuino, schivo, eppure è la sua figura che sostiene Fiamma, che la sprona ad andare avanti. E io sono un po’ così, preferisco rimanere nell’ombra, ma esserci quando qualcuno ha bisogno. 


Quale messaggio hai voluto lasciare ai lettori attraverso “Il Cerusico”

Ci sono molte metafore celate fra le pagine. Di sicuro è un’ode alla donna del passato, quella che ha dovuto combattere contro la diffidenza, l’invidia, l’ignoranza, senza avere armi, se non la speranza che le cose sarebbero cambiate. Ho voluto raccontare una storia d’orrore e di amore, di razzismo e coraggio. Le maschere che tutti noi indossiamo, spesso celano una natura che fa più paura a noi, che al resto del mondo… ma è difficile mostrarsi, bisogna avere audacia. 


Come ho scritto nella recensione, il racconto è così bello che arrivare alla fine mi ha messo un po’ di malinconia, perché non avrei voluto lasciare così presto i personaggi. Hai mai pensato di farne un seguito o trasformarlo in un romanzo? 

Sì. Spero, molto presto, di avere un po’ di tempo da dedicare a Fiamma. 


Fiamma è un personaggio complesso, che si trova di fronte ad ostacoli enormi, ma non rinuncia a combattere. Credi che la sua condizione di donna che deve usare una maschera per farsi accettare e deve assumere dei comportamenti, oltre che degli abiti, maschili, possa essere accostata alla condizione delle donne oggi? 

Dire di no sarebbe un eufemismo, ma mi piace pensare che le cose siano cambiate. Oggi comunque non è più la “donna” a temere il giudizio, sono le persone che non si adeguano alla massa che vengono continuamente additate. 


Nel racconto ci sono dei momenti di tensione erotica, narrati con molta delicatezza. Cosa ne pensi del genere erotico oggi e dei nuovi autori che hanno intrapreso questa strada? 

Credo che l’eros debba esserci in ogni racconto, sia erotico che horror, se ci sono persone che si desiderano. Del resto appartiene a tutti noi, e non esiste vita senza la passione. L’importante è non trascendere nel volgare, ameno che non sia il genere a richiederlo. 


E’ nata da poco la tua casa editrice, La Mela Avvelenata, puoi parlarci di questa nuova realtà editoriale e dei suoi obiettivi? Come devono muoversi le nuove case editrici che sono circondate dai colossi che imperano nelle librerie? 

La Mela Avvelenata rappresenta la voglia di cambiare. Io e Daniela Barisone lavoravamo da alcuni anni per alcune case editrici, ma abbiamo avuto sentore di cambiamento nell’aria. Abbiamo deciso di metterci in gioco, a partire dalla distribuzione digitale, e dalla voglia di proporre autori emergenti e soprattutto italiani. Ad affiancarci ci sono persone in gamba, quali Anna Grieco, Ignazio Piacenti, Luigi Milani, Pellegrino Dormiente, Viola Lodato, Fiorella Rigoni, Letizia Loi. In più si stanno affiancando a noi, per valutazioni e letture finali, dei beta reader motivati e caparbi. 


Questa domanda è d’obbligo: quali consigli daresti a un aspirante scrittore? 

Di non smettere di scrivere, anche quando gli editori non rispondono alle mail. Bisogna fare tante ricerche e leggere moltissimo, possibilmente generi diversi. Ci vuole costanza, determinazione e soprattutto umiltà, perché chi si crede bravo ha difficoltà ad accettare consigli e farà fatica a migliorare i propri testi. Ci si può far conoscere anche attraverso i concorsi, sulla Mela ne trovate parecchi. Due cose da non dimenticare: 1 - Rileggete un sacco di volte il testo prima di inviarlo. 2 - Non pagate MAI per farvi pubblicare. 


Infine, quali progetti letterari hai in cantiere? Puoi anticiparci qualcosa? 

Sto scrivendo un mitologico a 6 mani, un horror con Luigi Milani, un sci-fi con Lorenzo Crescentini e devo finire i sequel dei miei libri.


Non vedo l'ora di leggerli :-)

lunedì 22 luglio 2013

Recensione “Il Cerusico” di Alexia Bianchini

Titolo: Il Cerusico 
Autore: Alexia Bianchini 
Casa editrice: La Mela Avvelenata 
Pagine: 28 
Prezzo: €0.99 
Formato: Epub, Mobi 
Data di Pubblicazione: 4 giugno 2013 

Trama 

Fiamma, mascherata da uomo per poter lavorare come cerusico, viene morsa da un lupo mannaro in una notte senza stelle. Non accetta la sua nuova natura e seda il suo lato oscuro grazie a un unguento magico. Affiancata da uno schiavo, ignaro della sua vera natura e del fatto che sia una donna, dovrà recarsi dalla strega per prendere una nuova dose di balsamo medicamentoso, ma si ritroverà ad affrontare un branco. 

L’autrice 

 Alexia Bianchini ha pubblicato per Ciesse edizioni Minon, con Fiorella Rigoni e Io vedo dentro Te, romanzo sci-fi. Nel 2012 è stata pubblicata l’antologia D-Doomsday, curata al fianco di Claudio Cordella. AlterEgo, raccolta di racconti cyberpunk, è edita da Edizioni Diversa Sintonia. I racconti Ali lacerate e La sposa putrescente, Il popolo perduto e Little Sallinghtown sono pubblicati nelle antologie di Del Miglio editore. Con le Edizioni Scudo sono disponibili
diversi racconti nei loro progetti antologici. Con GDS Edizioni ha pubblicato l’antologia SYMPOSIUM, di cui è curatore. Sono disponibili in e-book le novelle Sibilla, visioni di morte e Il cerusico, due racconti horror. E stata selezionata per il concorso Terre di Confine con il racconto Invalicabile, nel concorso steampunk per Scrittevolmente.com e con un racconto horror per Asylum 100. Il racconto Amici di sangue è stato pubblicato sulla rivista Dark. Con EDS, per le SCRITTURE ALIENE sono usciti diversi racconti di fantascienza. È presente anche nell’antologia Creatori di Universi, della stessa CE, con il racconto Le streghe del Prisma. Curatore di collana per Ciesse Edizioni. È direttore del webmagazine Fantasy Planet, fa parte della squadra che compone ST-Books, nuovo marchio editoriale della GDS nato dal sito di Scrittevolmente.com Con La mela avvelenata ha pubblicato Stuck Off! 

Per saperne di più 

Il sito di Alexia Bianchini 

La scheda del racconto sul sito della casa editrice "La Mela Avvelenata". 

Recensione

La storia di Fiamma, costretta a travestirsi per esercitare la professione di chirurgo, tramandatale dal padre come eredità non solo professionale, ma anche esistenziale, non è solo il nucleo su cui si basa questo interessantissimo racconto horror dalle venature magiche, ma qualcosa di più. 

La protagonista ha appreso l’arte medica fin dalla più tenera età e, una volta persi i genitori in modo drammatico, sono proprio le sue capacità a permetterle di sopravvivere. Sono una parte della sua vocazione e della sua natura

Dico una parte, perché l’altra è ben più oscura e terrificante. Fiamma, infatti, è stata morsa da un lupo mannaro e la sua vita è, ormai, in bilico tra la ragione umana e l’istinto animale. E’ una donna, sola al mondo, un cerusico e un lupo; per nascondere la sua indole bestiale ha bisogno di una pozione in grado di smorzarne gli effetti. Per celare il fatto di essere una donna, ha bisogno di una maschera. 

L’unguento e il travestimento sono gli elementi che le permettono di camuffarsi e, quindi, di sopravvivere in un mondo che non potrebbe mai accettare una donna chirurgo e sarebbe atterrito da un essere umano per metà animale.

L’epoca in cui vive Fiamma non accetta alcun tipo di diversità e teme le donne e il potere insito nel loro corpo capace di generare vita, proteggere, allevare e curare. E’ l’epoca della caccia alle streghe e della feroce superstizione che fa ammutolire la ragione e prevaricare la violenza sorda e cieca. 

La protagonista è molto ben caratterizzata; non è un’eroina, ha fragilità che tenta di nascondere, incertezze che non sa colmare e un sentimento a cui non può opporsi. Marcus, il giovane e intraprendente aiutante del cerusico, non sa che sotto le vesti maschili che conosce così bene da non farci neanche più caso, si cela, in realtà, una giovane bellissima e perdutamente innamorata di lui

Marcus potrebbe accettare le sue bugie? Comprenderebbe le ragioni che hanno spinto Fiamma a confondersi in una sorta di gioco di specchi in cui il suo riflesso è sempre lì, davanti agli occhi del ragazzo, eppure inafferrabile, mortificato da panni maschili oltre i quali l’occhio non sa guardare?

 “Il Cerusico” è un racconto horror sulla diversità, sulla menzogna, ma anche sull’incapacità umana di guardare oltre le apparenze, di capire dove si nasconda (il verbo è azzeccato) la vera immagine dell’uomo e della donna, sotto le sembianze di lupo, di chirurgo o di strega. Il mondo descritto nel racconto è scisso tra la parte maschile, dominante, rappresentata dai lupi mannari, emblema della forza e del predominio degli uomini, con gli attributi della guerra, del sangue e della violenza e quella femminile di cui è simbolo la stupenda Fiamma. 

Qui, però, dobbiamo fermarci: Fiamma non è solo una donna, ma anche un lupo. La sua stessa identità è scissa e raccoglie sia la natura maschile che quella femminile. Quasi la protagonista fosse una raffigurazione che possiede attributi di donna come la bellezza, la sinuosità delle forme, la delicatezza, uniti a quelli di uomo, cioè il comando, la ragione, l’inclinazione alla lotta e al potere, la scienza. Il motivo di questa scissione che, però, si combina bene nel suo personaggio trovando, infine, un equilibrio particolare, è molto semplice: Fiamma ha osato valicare il confine tra il mondo degli uomini e quello delle donne, attraverso la medicina, ormai in mani maschili

Attenzione: la scissione e gli attributi di cui vi parlo, vanno letti nel contesto del racconto e dell’epoca in cui è ambientato e, quindi, della mentalità di quel particolare momento storico. Oggi le cose, per fortuna, sono notevolmente cambiate, anche se tanta strada resta da fare, ma le donne sono coraggiose e spero di non dover puntualizzare il fatto che una donna può essere bella, avere una famiglia e una carriera e una buona attitudine al comando, che merita tutto e può fare qualunque cosa voglia. 

Un’ultima considerazione sul racconto: l’attualità. Non è strano, infatti, che un’opera horror parli della realtà di oggi, che la spieghi o la critichi. Eppure c’è ancora chi pensa che storie di questo tipo nascano e muoiano nell’arco delle pagine in cui sono narrate. Niente di più sbagliato. 

“Il Cerusico”, infatti, descrive la diversità, che spesso, ancora ai nostri giorni, non è né capita né accettata, il percorso esistenziale di una donna che vuole esprimere se stessa in base a ciò che sa fare meglio e che ha appreso con amore (Vi dice niente? Qui ci ricolleghiamo al discorso fatto qualche riga più sopra). 

Ma questa è anche una storia sulla finzione, sulle maschere che, ci piaccia o no, almeno una volta nella vita tutti indossiamo, magari anche solo per proteggerci o per far piacere a un’amica a cui teniamo tanto e che mai vorremmo ferire. 

“Il Cerusico” è un racconto sulle diverse sfumature della libertà che, forse, ancora dobbiamo conquistare nella sua interezza. 

Lo stile di Alexia Bianchini è trascinante, i personaggi sembrano vivi e, alla fine, dispiace di dover lasciar andare Fiamma, Marcus, i lupi e tutti coloro che popolano un mondo fantastico, ma assolutamente ancorato alla realtà. 

Ve lo consiglio, leggetelo. Non ve ne pentirete assolutamente.

sabato 20 luglio 2013

Million Dollar Baby

"Non posso vivere così, Frankie. Non dopo quello che ho fatto. Ho girato il mondo. Il pubblico ha inneggiato al mio nome, beh, più che al mio nome al soprannome che mi ha dato lei, però tifavano per me. Sono apparsa sui giornali. Chi avrebbe mai potuto immaginarlo.. Quando sono nata pesavo un chilo e cento scarsi, mio padre diceva sempre che avevo lottato per venire al mondo e che avrei lottato fino alla morte. È quello che voglio fare, ma non voglio lottare contro di lei. Ho avuto quello che volevo. Ho avuto tutto. Non permetta che mi venga portato via. Non mi lasci sdraiata qui finché non sentirò più la voce dei miei tifosi". 
Maggie Fitzgerald-Hilary Swank nel film "Million Dollar Baby", (2004)

sabato 13 luglio 2013

Simone Weil

"La meditazione sul caso che ha fatto incontrare mio padre e mia madre è ancor più salutare di quella sulla morte. C'è forse una sola cosa in me che non abbia la sua origine in quell'incontro? Solo Dio. E anche la mia idea di Dio ha origine in quell'incontro". 
Simone Weil (1909-1943)

sabato 6 luglio 2013

Citazioni: The Help

"Il coraggio non sempre equivale a prodezza. Il coraggio è avere l'ardire di fare ciò che è giusto, malgrado la debolezza della nostra carne". 
Dal film "The Help" di Tate Taylor (2011)

venerdì 5 luglio 2013

"La Spada di Allah" da oggi

Oggi è il giorno della pubblicazione del racconto "La Spada di Allah". Spero che vi piaccia e sentitevi liberi di esprimere i vostri pareri anche su questo blog. 
Grazie :-) 

Dati del libro

Titolo: "La Spada di Allah" 
Autore: Francesca Rossi 
Casa editrice: "La Mela Avvelenata" 
Formato: ebook, epub 
Dimensione: 114,2 KB 
Prezzo: 0,99 euro 












Sinossi 

Cosa sarebbe accaduto se l'Impero Ottomano avesse conquistato Vienna, in quel fatidico 11 settembre 1683, quale sarebbe stato il destino del mondo? 

9 settembre 1683. L'esercito ottomano tiene sotto assedio Vienna, la "Mela d'Oro", deciso a conquistarla e a penetrare, attraverso essa, nel cuore dell'Europa. Alla battaglia decisiva, da cui dipenderà il corso della Storia, mancano ormai poche ore. Il sultano, però, non è ancora sicuro di voler scatenare una guerra. Il suo prudente piano politico è in aperto contrasto con quello del suo consigliere Ibrahim, in realtà un jinn mosso dalla sfrenata ambizione e dalla sete di potere. Quest'ultimo riesce, grazie ai suoi poteri e all'alleanza con Sharif, il crudele figlio del sultano, a prendere in mano le sorti della Sublime Porta e della battaglia di Vienna, portando l'Islam a dominare il mondo. Si apre un'epoca di crudeltà ed incertezza, poiché il messaggio della religione musulmana viene traviato e modellato sulla ferocia dei nuovi padroni. Solo un'arma può uccidere il potente jinn Ibrahim: la spada di Allah. Impossessarsene, però, è un'impresa impossibile. Sarà il coraggioso Abdallah a rischiare la vita per salvare la sua amata Noor, vittima degli incantesimi di Ibrahim e liberare il mondo dall'oppressione, ristabilendo la pace ed il vero messaggio dell'Islam. Per riuscirci, però, dovrà fare i conti con la sua coscienza...