In studio, 1902 Tratta da: Album Serao, a cura di Donatella Trotta, Napoli, Fausto Fiorentino, 1991. |
"Romba, romba il Vesuvio, proprio su noi, proprio su tutti noi: alto è l'incendio del cratere, oramai, nella sera che discende; si erge, spaventosa, innanzi a noi, la duplice massa bruna e mostruosa delle due lave immote: ardono, esse, profondamente, le lave; e, intanto, una pazzia è nelle persone, popolani, contadini, signori, indigeni, napoletani, stranieri, come una tragica gazzarra è intorno a quel paesaggio di tragedia, fra il pericolo appena scongiurato di questa notte, e il pericolo imminente di domani!"
Matilde Serao (1856-1927) (Frase tratta da "Il giorno", 1906; poi in "Sterminator Vesevo. Diario dell'eruzione aprile 1906", 1910)
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