mercoledì 17 febbraio 2016

Recensione. “Il mistero del sogno nel tempo” di Valentina Cardellini

“Quel che il tuo cuore non vede e non sa, quel che il tuo cuore trattiene e non dà”

Credete nell’anima gemella? Nell’amore che si rinnova e, addirittura, attraversa il tempo e lo spazio in nome di due cuori che si appartengono ancor prima di saperlo, ancor prima di conoscersi? Probabilmente molti risponderanno di credere fermamente all’amore eterno, altri di volerci credere, benché ancora non l’abbiano trovato, altri ancora si mostreranno molto scettici al riguardo.

Allora provo a riformulare la domanda: credete nell’anima gemella che vi appartiene e a cui appartenete, che rappresenta il vostro destino ma, nello stesso tempo, riconosce e ama la vostra unicità e la vostra completezza in quanto individui? Dite che è un’utopia? Chissà, ma l’amore, forse, è proprio questo: scegliersi pur avendo la sensazione che tale scelta sia stata, in realtà, guidata da una forza “invisibile” (se ciò è vero o no, nessuno lo sa e può darsi che sia meglio così), trovarsi nonostante gli ostacoli che, inevitabilmente, la vita ci pone davanti, stare insieme non come “due metà di una mela”, ma proprio come “due mele” indipendenti che vogliono stare insieme.

L’emozionante romanzo di Valentina Cardellini, “Il mistero del sogno nel tempo”, edito da Elister Edizioni, ci racconta quanto l’amore possa essere forte, anzi, invincibile e vada oltre il romanticismo a cui ci hanno abituati scrittori, poeti e registi. In questo libro ci sono due “anime” protagoniste che, in tempi e luoghi diversi (tutti nel Salento), assumono nomi, ruoli, vite che li caratterizzano, benché loro essenza rimanga immutata.

Entrambe, inconsapevolmente, continuano a cercarsi e a trovarsi senza avere memoria delle esistenze passate. Quando i loro occhi si incrociano, la scintilla del sentimento che sta per scoccare si mescola a quella dell’amore più profondo, più antico, che regala loro la stupenda sensazione di conoscersi da sempre.

La storia inizia, ai nostri giorni, con il giovane Miro, ragazzo insicuro, piuttosto demotivato dai primi “scossoni” sentimentali ed esistenziali tipici della sua età. Sta cercando qualcosa, lo sa, lo sente a causa della sua inquietudine strisciante, ma non riesce a capire cosa. Il sonno agitato, gli strani sogni ricorrenti a cui non riesce a dare un senso e una nenia che, attraverso questi, si è insinuata nella sua mente, lo convincono a cambiare aria per un po’. L’occasione di una vacanza a Gallipoli, per conoscere una parte della sua famiglia, si presenta al momento giusto.

All’inizio la possibilità di visitare il magico Salento non attira più di tanto Miro, ma questi non può sapere che proprio quel luogo è il fulcro, la soluzione a tutte le sue ansie. Una lettera trovata per caso in una soffitta gli spalanca le porte del passato, di un amore che aspetta solo di essere scoperto e di una vita piena di felicità che attende di essere vissuta.

Da questo momento il lettore attraversa le epoche insieme a Miro, o forse dovremmo dire con la sua anima che si “reincarna”, di volta in volta, nella spia inglese Thomas, durante la Seconda Guerra Mondiale, nel nobile Orso Tammighi vissuto nel Seicento, nel pirata Ohmar, figlio del celebre Barbarossa (Cinquecento).

Ogni volta si ripete, seppur in circostanze diverse, il magico incontro con l’anima gemella: Enrica nel 1940, Lilianna nel 1651, Nina nel 1537, Alice nel 2015. Benché il romanzo si apra e si chiuda con la storia di Miro, il fulcro dell’intera vicenda non è lui, bensì il personaggio femminile di Lavinia (che, non a caso, non ho inserito nell’elenco suddetto e, ovviamente, non ve ne spiego il motivo) :-) la cui vicenda è ambientata nel 1440.

Lavinia, veneziana, è la figlia del “mercante di sogni” Marsilio e da lei si dipana un sogno d’amore meraviglioso, nato dalla ribellione e dall’incanto, dalla forza di volontà di questa giovane e dalla saggezza di una donna più anziana e misteriosa, Trusa.

Il romanzo si divide in due parti: nella prima conosciamo le “reincarnazioni” di Miro, nella seconda quelle della protagonista femminile, Alice. Potremmo dire, inoltre, che lo spartiacque tra le due parti menzionate sia proprio la storia di Lavinia.

Il mistero del sogno nel tempo” ha una struttura che potremmo definire “speculare”, come se il riflesso del protagonista maschile e quello della protagonista femminile si “guardassero” tramite uno specchio e, per incontrarsi, dovessero attraversarlo, andare oltre l’immagine.

Se, invece, analizziamo la storia dal punto di vista centrale, ovvero il personaggio di Lavinia, potremmo pensare a una struttura per “cerchi concentrici” con al centro la bella veneziana e, man mano, le situazioni che si snodano sempre più in là nel tempo. Il romanzo è perfetto sotto ogni punto di vista: stile scorrevole, sobrio, “compatto”, di notevole eleganza, romantico ma non melenso.

La storia si legge benissimo ed è impossibile non notare la personalità poetica dell’autrice e l’uso sapiente di ottimi espedienti narrativi, come quello del sonno profondo che catapulta i personaggi nelle diverse epoche storiche.

Il mistero del sogno nel tempo” è un libro che fa sognare e, nello stesso tempo, ci tiene ancorati a terra, spronandoci a cercare il nostro destino. Ve lo consiglio, è un’opera che merita tutta la vostra attenzione. Allo stesso modo Valentina Cardellini è una scrittrice da tenere d'occhio; la sua unicità e la vivacità narrativa sono fondamentali in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui c’è bisogno di coraggio e originalità.
 
  
 Il libro
 
Titolo: Il mistero del sogno nel tempo
 
Autore: Valentina Cardellini
 
Casa editrice: Elister Edizioni
 
Pagine: 136
 
Data di pubblicazione: 9 novembre 2015
 
Prezzo: 1.99 euro (versione kindle)
 
 
 
 
 
 
 
 
Sinossi
 
Oggi. «Quel che il tuo cuore non vede e non sa, quel che il tuo cuore trattiene e non dà!». Questa è la litania che tormenta Miro ormai da tempo, togliendogli quel poco di serenità che cerca di conquistare nonostante la sua vita sia a un passo dal baratro. Chissà che quel viaggio nel Salento, che ha deciso di fare, non riesca a portargli le risposte che cerca e a svelargli ciò che “il suo cuore trattiene e non dà”. Anno 1440. Piena di sogni e voglia di libertà, Lavinia si ritrova improvvisamente fidanzata contro il suo volere. Disperata, trova speranza nelle parole di una vecchia strega e del suo incantesimo. «Questo è il punto di partenza e la fine del tuo viaggio. Il tempo ti sarà amico, perché nulla, in fondo, muore davvero». Ma cosa vorranno dire quelle parole? In un viaggio nei secoli, due vite si sfiorano e si amano… E al tempo non resta che piegarsi al loro amore per farli rincontrare. Ieri, oggi e per sempre. Con “Il mistero del sogno nel tempo” Valentina Cardellini arriva al cuore dei lettori con la delicatezza di una piuma ripercorrendo la vita di due anime che si rincorreranno per l’eternità alla ricerca dell’altra. Con il suo stile leggero e fluido, l’autrice ha saputo creare un’atmosfera surreale, onirica e magica in grado di trasportare la propria immaginazione in un mondo dove la vera Storia s’intreccia amabilmente con quella inventata di Miro e Lavinia.
 
 
L’autrice
 
Valentina Cardellini è nata a Bologna nel 1990. Scrive sin da bambina ed è appassionata da sempre alla Letteratura, alla Pittura e all’Arte in genere, nonostante abbia scelto un percorso di studi differente iscrivendosi dapprima al Liceo scientifico e successivamente alla Facoltà di Giurisprudenza. Negli anni si dedica soprattutto alla Narrativa per ragazzi e alla Poesia, ma soltanto nel 2012 inizia a cimentarsi nella scrittura di racconti per partecipare a iniziative letterarie promosse sul territorio nazionale. “Il mistero del sogno nel tempo” è il suo primo vero romanzo d’esordio.
 
 
Per saperne di più
 
La pagina web della casa editrice Elister Edizioni dedicata al romanzo:
La pagina web della casa editrice Elister Edizioni dedicata all’autrice:

2 commenti:

  1. Ci tengo a lasciare un messaggio anche qui per ringraziarti di questa recensione. Mi ha emozionata veramente moltissimo, perciò grazie, grazie di cuore...
    Valentina

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    1. Grazie a te per aver creato questa bella storia! Potrei intervistarti?

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